A Genestrerio prende forma l’ambizioso progetto SportAcademy, realizzato in collaborazione con l’Esercito svizzero e rivolto ai ginnasti, judoka e scalatori della regione, che potranno allenarsi in un impianto adeguato alle loro discipline. Questa settimana, sotto gli occhi di varie personalità politiche e militari, è stata posata la prima pietra su cui verrà costruita l’infrastruttura.
Quando il dovere chiama, le truppe di salvataggio rispondono. In questo caso è il battaglione di salvataggio 3, sotto il comando del tenente colonnello SMG Alberto Ceronetti, ad essere in prima linea.
L’aiuto allo sport e alla gioventù, oltre all’opportunità d’istruzione per il suo battaglione, sono stati gli argomenti che hanno convinto il Comandante della divisione territoriale 3, il divisionario Lucas Caduff, a dare il suo sostegno alla costruzione del nuovo polo targato SportAcademy. Questo impianto sorgerà a pochi passi dalla sala multiuso di Genestrerio e ospiterà le attività di varie società sportive del Mendrisiotto e del basso Ceresio, tra cui la GEM (Ginnastica Élite Mendrisiotto), il Club Arti Marziali di Mendrisio e le sezioni SAT (Società Alpinistica Ticinese) di Chiasso e Mendrisio.
«Il nuovo impianto sarà costituito da un grande atrio centrale e da due palestre» spiega Ceronetti «una delle quali verrà costruita con gli elementi in legno della vecchia Biblioteca dell’Accademia di Architettura di Mendrisio. Si tratta di una costruzione ideata dagli architetti Mario Botta e Aurelio Galfetti risalente al 1996 e la cui riconversione in palestra rappresenta un nuovo ciclo di vita. Il nostro impiego viene inserito all’interno dell’esercitazione “ODESCALCHI” e consiste in tre incarichi principali: lo smontaggio della struttura, il trasporto e il deposito accuratamente numerato degli elementi.»
Una collaborazione esemplare
La connessione tra competenze professionali e militari delle circa 50 persone impiegate in questo esercizio, pianificato e coordinato dal capitano Samuele Bonacina, rappresenta il vero valore della milizia. «Per noi si tratta di un’occasione d’oro per mettere in pratica la formazione fornita alle nostre truppe direttamente sul campo» continua il comandante del battaglione. «Il fatto di vedere concretamente e toccare con mano i frutti dei nostri sforzi in un questo contesto ci sprona a lavorare al meglio delle nostre capacità. Sarà una grande soddisfazione poter dire di essere stati una parte integrante di questa iniziativa.»
Il giorno della posa della prima pietra, il divisionario Caduff ha voluto precisare davanti ai microfoni perché sostiene il progetto. «Sono convinto che il nostro battaglione abbia le risorse tecniche e materiali per portare a termine la missione, oltre al valore aggiunto delle competenze che un esercitazione del genere porterà ai nostri quadri e ai nostri soldati. Inoltre, questo è un progetto molto serio e d’interesse pubblico a favore di una nuova struttura sportiva per i giovani.»
Il lavoro sarà tutt’altro che semplice, ma non ci sono dubbi che verrà portato a termine nel migliore dei modi e che sarà un contributo fondamentale per la tanto attesa nascita di SportAcademy.