Depositato il progetto che apre la strada alla costruzione di una palestra multidisciplinare regionale a Genestrerio. Costo 2 milioni
Nel Mendrisiotto e Basso Ceresio è uno dei progetti che popolano i sogni degli sportivi locali. Con la piscina coperta regionale, infatti, la palestra multidisciplinare rappresenta uno degli impianti più desiderati degli ultimi anni. Adesso l’operazione, inseguita da tempo con tenacia da diverse società sportive, è giunta a una svolta. Individuato il luogo – un terreno in via Campagnola a Genestrerio -, delineati forma e contenuti, da oggi, lunedì (e fino al 7 settembre), è in pubblicazione a Mendrisio la domanda di costruzione che apre la strada alla realizzazione del nuovo edificio dedicato alle attività sportive, ribattezzato SportAcademy. Insomma, la farfalla azzurra – simbolo scelto per l’iniziativa -, può schiudere le ali. Per le tre associazioni promotrici – la Gym Élite Mendrisiotto, che riunisce cinque Società di ginnastica (Balerna, Chiasso, Mendrisio, Morbio Inferiore e Stabio), le Arti marziali Mendrisiotto e la Federazione alpinistica ticinese (con la Sat di Chiasso), il momento è comunque importante. Pur nella consapevolezza che di strada ne resta ancora tanta. L’unione stretta per centrare l’obiettivo e il supporto ricevuto dagli enti locali, però, danno il coraggio di andare avanti. Certo l’investimento sarà impegnativo: si parla di circa 2 milioni di franchi. Quanto al cantiere, durerà un anno.
Una casa comune per gli sportivi
La struttura, del resto, darà la possibilità di assicurare una casa comune a quanti praticano la ginnastica artistica élite, le arti marziali e l’arrampicata. Nel complesso su due livelli che si ispirerà, appunto, a una farfalla, i primi si alleneranno nelle palestre previste al piano terreno, i secondi e i terzi approfitteranno del dojo e delle aree predisposte al primo piano, dove nell’atrio sarà istallata una parete di arrampicata. Elemento questo che, al pari delle diverse discipline e delle attività collaterali che le accompagneranno, restituirà carattere all’edificio: l’arrampicata sarà a vista, all’interno di una torre vetrata. In questo modo, come confermano le stesse società sul portale dedicato al progetto, si potrà rispondere, non solo alla voglia di praticare sport che contraddistingue la popolazione del Distretto, ma soprattutto alla carenza di palestre, peraltro a vocazione scolastica, garantendo gli standard di sicurezza richiesti. In effetti, si annota, si mira a un impianto ‘attrezzato secondo le necessità odierne delle rispettive discipline, che possa sgravare le attuali palestre, e rispettivamente dare un valore aggiunto alla promozione dello sport e della formazione di giovani atlete e atleti’. A conti fatti si stima di ‘liberare’ le strutture attuali della regione da 660 ore l’anno di impiego, che potranno essere utilizzate dalle associazioni del posto.
Si darà un’altra vita alla Biblioteca dell’Accademia
Oltre al simbolo a caratterizzare l’iniziativa, concretizzata su progetto dell’architetto Otto Krausbeck (che ha prestato la sua opera pro bono), è pure l’impronta ecologica della costruzione che come materiale privilegerà il legno. Non solo, il complesso avrà elevati standard Minergie, tanto da azzerare in pratica i consumi, e andrà a recuperare – restituendo, come osserv il, progettista una terza vita – l’edificio adibito poi a biblioteca per l’Accademia di architettura a Mendrisio e realizzato nel 1996 dagli architetti Mario Botta e Aurelio Galfetti. In pratica, la struttura sarà smontata, risanata e riutilizzata in altro luogo. Un’ubicazione, quella scelta a Genestrerio, attenta altresì all’ambiente circostante. Di fatto, ci spiega lo stesso architetto, si creerà un ettaro di verde all’interno di un comparto già destinato ad attrezzature pubbliche; suggerendo al contempo all’autorità comunale di immaginare per il futuro un parco.
Un progetto di buona volontà
Come la creazione del progetto anche il suo finanziamento sarà un lavoro di squadra secondo lo spirito che fin dall’inizio ha permeato questa operazione. Gli sforzi delle società coinvolte permetteranno, infatti, di coprire solo in parte la spesa. Serve una mano dall’esterno: il supporto della comunità. Così si è pensato di attivare delle piattaforme di crowdfunding per la raccolta fondi (dettagli su https://sportacademy.team/contatti/). Mentre molto si conterà sull’azione di volontariato.